Fatto edificare dall’allora arcivescovo di Ferrara, il cardinal Tommaso Ruffo (1663-1753), il nuovo palazzo Arcivescovile è l’emblema del rinnovamento culturale in area ferrarese-romagnola promosso dall’energico alto prelato sull’indirizzo dei più aggiornati orientamenti artistici provenienti dalla Capitale pontificia, Roma. Non a caso l’architetto che ne ideò i disegni è quel Tommaso Mattei (1652-1726) che del tutto sconosciuto all’ambiente di Ferrara è invece da giudicare una tra le personalità di maggiore spicco dell’architettura romana tra ultimo ‘600 e primo ‘700.
Le sale interne furono decorate nel Settecento da Stefano da Carpi e Raffanelli e nell’Ottocento da famosi artisti dell’epoca come Benini, Ravegnani e Gioccoli.
Sorge proprio di fronte al Palazzo del Comune in Corso Martiri della Libertà.