Orario sante messe:
Feriale ore 8:00
Festivo ore 8:00 - 11:00
Fondata nel 1186.
Eretta nel secolo XVII.
La località deriva il suo nome dall'essere stata in antichità una terra gravata da contributo di quartese. Tale Massa Quartesana fu concessa da papa Leone III al vescovo Andrea di Ferrara (795-816) e fu riconfermata insieme ad altre undici masse da Giovanni XIII al vescovo Martino di Ferrara nel 967. La chiesa, una delle più antiche tra quelle ricordate, è attestata in documenti del 998. Nel 1010, nella divisione tra mensa vescovile e capitolare, il Vescovo Ingone assegnò la massa Quartesana al Capitolo. Nel 1186 il Vescovo Tebaldo fece costruire e donò al Capitolo della cattedrale la chiesa di S. Giorgio in Quartesana nel pievanato di S. Martino in Contrapò. Era parrocchia nel 1290, anno in cui il Capitolo deliberava di rimuoverne il parroco perché non vi risiedeva (tale provvedimento coinvolgeva anche altri quattro parroci ferraresi); a tale decisione i sacerdoti obiettavano che le condizioni economiche delle parrocchie capitolari erano deprecabili. Il 4 giugno 1434 fu visitata dal beato Giovanni Tavelli, essendo rettore un certo Domenico di Feltre. L'originaria chiesa romanica di S. Giorgio in Quartesana subì un radicale restauro nel '700, ma sono tuttora visibili affreschi quattrocenteschi e l'abside conserva le linee originali. Il campanile romanico è dotato, dal 1840, di un concerto di campane talmente armonico da essere considerato fra i migliori della zona. Nel corso della seconda guerra mondiale si installò in parrocchia un comando tedesco. Il parroco aveva preventivamente provveduto a trasportare mediante sacchi in un luogo di campagna i documenti dell'archivio. Al termine del conflitto la documentazione fu ricollocata in canonica, ma parte del materiale andò disperso.
Rescazzi Mario (1941-1983), Bassi Agostino (1924-1933), Guitti Guglielmo (1908-1941), Bernini Edoardo (1895-1908), Piva Benvenuto (1833-1833), Piva Benvenuto (1833-1848), Zerbinati Marco (1824-1833), Zerbinatti Marco (1824-1826), Accorsi Giuseppe (1781-1823).