Orario sante messe:
Feriale ore 18:30
Prefestivo ore 18:30
Festivo ore 8:00 - 10:30
Fondata nel 1221.
La storia di questa cittadina è ricca di memorie, di antica libertà e fierezza. Nella piazza Garibaldi si fronteggiano, affascinati dalle loro vicende, il municipio e la collegiata. Il municipio fu sede di una «arimannia» (cioè di una comunità di uomini liberi) per secoli; la collegiata fu «nullius dioecesis» sino al 1240 (non soggiaceva, cioè, ad alcuna Diocesi, riallacciandosi direttamente al Papa). Ci fu, dunque, un'ampia autonomia, che per secoli rafforzò autorità, prestigio, economia e cultura. Già nel secolo XI esisteva a Massafiscaglia la chiesa dedicata a S. Pietro con portico antistante la facciata; di essa oggi rimane il solo campanile in stile romanico. Aveva tre navate con belle colonne di marmo che sostenevano le arcate della navata principale. È nel suo portico che il 5 novembre 1221, alla presenza di Rustico, vescovo di Cervia, e dell'abate di Pomposa, il podestà di Ferrara consegnò ad Alberto Palude, podestà di Massa Nuova, la ratifica papale dell'investitura con la quale il Comune di Ferrara aveva concesso a Massa Nuova, il 26 maggio 1219, la proprietà di «totam et integram terram, vallem, paludem, nemus, acquam et piscariam» e l'autonomia amministrativa. L'antica Massa di Fiscaglia, facente parte del Patrimonio di San Pietro, fu così divisa in due: la parte occidentale, che continuò a chiamarsi Massa di Fiscaglia e faceva capo alla pieve di San Vitale in Fiscaglia, e la parte orientale, detta Massa Nuova, sottoposta al dominio di Ferrara, che faceva capo alla pieve di San Pietro in Massa Nova. Nel 1240 passò a Cervia e la chiesa divenne allora abbinata alla sede episcopale del vescovato di Cervia: centro attivissimo di culto, Concattedrale di Cervia con proprio Capitolo. Poi, circa un secolo fa, dopo le guerre d'indipendenza, subì una rottura traumatica, poiché il passato fu sepolto negli archivi. La storia moderna inizia essenzialmente con la bonifica dell'ultima valle rimasta, la Valle Volta: una vicenda che porta la data del 1875. I Massesi possono vantare una tradizione civile e religiosa parallela al fiorire della loro chiesa collegiata, dedicata a San Pietro, da sempre pure chiesa parrocchiale-arcipretale. Le strutture originarie di questa chiesa sono state quasi cancellate dal tempo, dagli incendi e dalle devastazioni. Il tempio fu restaurato nell'interno verso il 1750 su disegno neoclassico del Franchini e i lavori, però, vennero ultimati solo nel 1830, anno di consacrazione da parte dell'arcivescovo di Ravenna con la presenza dei vescovi di Cervia e di Comacchio. Accanto alla chiesa è situata la casa parrocchiale, già Palazzo Vescovile, oggetto di molte trasformazioni. Il vecchio campanile romanico e la collegiata insigne di S. Pietro, recentemente restaurati, sono gli unici testimoni superstiti di tante vicende. Se la chiesa di Massa Nuova è citata nell'atto di consegna della ratifica papale del 1221 ciò significa che era preesistente, ma sembra che sia da questa data che la chiesa di San Pietro in Massa Nuova abbia acquisito importanza e preminenza diventando pievana, sostituendosi nel tempo all'originaria antica pieve di San Vitale in Fiscaglia. Dal 1221, momento di divisione dalla originaria Massa di Fiscaglia e presuntivamente di istituzione della nuova pieve, fino al 1244, la chiesa plebana di San Pietro in Massa Nova fu sottratta alla giurisdizione del vescovo di Cervia, cui era pervenuta con tutta la Massa durante il pontificato di Lucio III, e sottoposta alla dipendenza diretta della Santa Sede. Dal 1244 San Pietro in Massa Nova è stata riaggregata alla diocesi di Cervia e ne ha fatto parte sino al 1909, quando è confluita con tutte le parrocchie della dizione ferrarese della diocesi di Cervia nell'arcidiocesi di Ravenna Cervia. Nel 1947 la chiesa parrocchiale è passata, sempre unitamente alle parrocchie ex cerviesi in territorio ferrarese, alla diocesi di Comacchio. La pieve di San Pietro, che successivamente divenne parrocchiale, era una chiesa collegiata, composta sin dalla sua origine da tre canonici che si alternavano di mese in mese nella cura delle anime, nonostante il Concilio di Trento prevedesse l'unicità personale e temporale della cura delle anime. Tale conduzione atipica della parrocchia trova conferma, nel corso dei secoli, nelle visite ad limina compiute dai vescovi di Cervia. La triplice conduzione della parrocchia terminò durante il periodo napoleonico, con la soppressione del capitolo della collegiata nel 1798.
Mezzogori Nino (1958-1992), Ferroni Vito (1948-1957), Fusari Pio (1937-1948), Zauli Tommaso (1916-1937), Angiari Tommaso (1910-1916), Marchetti Francesco (1885-1910).
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Fiscaglia FE
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