Domenica 19 novembre in tutta l'Arcidiocesi si celebra la 7ma Giornata Mondiale dei Poveri. L'iniziativa voluta fortemente da Papa Francesco, quest'anno ha come motto "Non distogliere lo sguardo dal povero" (Tb. 4,7). Nel suo messaggio il Santo Padre ricorda che: "E' un appuntamento che progressivamente la Chiesa sta radicando nella sua pastorale, per scoprire ogni volta di più il contenuto centrale del Vangelo. Ogni giorno siamo impegnati nell'accoglienza dei poveri, eppure non basta. Un fiume di povertà attraversa le nostre città e diventa sempre più grande fino a straripare; (...) per questo, nella domenica che precede la festa di Gesù Cristo Re dell'Universo, ci ritroviamo alla sua mensa per ricevere nuovamente da Lui il dono e l'impegno di vivere la povertà e di servire i poveri". (https://www.vatican.va/content/francesco/it/messages/poveri/documents/20230613-messaggio-vii-giornatamondiale-poveri-2023.html ).
Nella nostra Arcidiocesi, S.E. Mons. Gian Carlo Perego celebrerà la Giornata con una S. Messa alle ore 18 in San Francesco. Sarà anche l'occasione per ricordare tutti i volontari, gli operatori, i sacerdoti e i laici grazie ai quali la Caritas ha operato per 50 anni in diocesi.
Caritas Italiana era nata nel 1971 per volontà di Paolo VI, e per volontà di Mons. Natale Mosconi, vede la luce il 4 novembre 1973 la Caritas diocesana di Ferrara cui fa seguito quella di Comacchio il 6 novembre dello stesso anno, entrambe con un proprio statuto pubblicato sul Bollettino Ecclesiastico 9-12 (1973) e tra le prime in Italia.
Cinquant'anni di carità nello spirito del Concilio Vaticano II, che aveva fatto della figura del Buon Samaritano, l'immagine della spiritualità del Concilio stesso.
La celebrazione del mezzo secolo di Caritas diocesana, a cui sono invitati tutti gli operatori e i volontari, diventa quindi motivo di una riflessione sulla scelta preferenziale per i poveri, sullo stile della carità cristiana e sull'utilizzo di questo strumento che, oltre che a livello diocesano, l'Arcivescovo auspica diventi "una delle strutture portanti dell'Unità Pastorale".
"I poveri li avrete sempre con voi" prosegue Mons. Perego in una lettera indirizzata ai sacerdoti "...questa presenza chiede una prossimità rinnovata nelle diverse stagioni della vita della Chiesa: una 'conversione al prossimo' - come la chiamava Mons. Natale Mosconi - a cui nessun cristiano e nessuna comunità può sottrarsi".