Arcidiocesi
di Ferrara-Comacchio

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Parrocchia

Santa Maria in Vado

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DOVE SIAMO

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DESCRIZIONE

Date

Fondata nel 1115. 
Edificata nel 1495.
Eretta nel 1524.
Consacrata il 18/04/1581.

STORIA

Nel sec. V sorgeva sulla sponda del fiume Ferrauolo un capitello con un'immagine della Madonna. La crescente devozione portò nel sec. VII all'edificazione di una chiesa che, essendo vicino ad un guado, fu denominata S. Maria in Vado. La chiesa fu eretta a parrocchia nel 1115 ed ebbe sin dalle origini il battistero. Venne retta dal sorgere da Canonici di tipo portuense, poi nel 1473 dai Canonici regolari del SS.mo Salvatore della congregazione renana con regola di S. Agostino, i quali rimasero fino al 19 Novembre 1797; partiti questi, subentrarono i canonici lateranensi di S. Giovanni Battista sino alla soppressione generale. La parrocchia venne affidata a sacerdoti diocesani fine al 1930 e in tale anno passò alla Congregazione del Preziosissimo Sangue per volere dell'arcivescovo mons. Ruggero Bovelli. Nel 1171 vi avvenne il celebre miracolo eucaristico, essendo Amato vescovo di Ferrara: il 28 marzo, durante la messa di Pasqua, celebrata dal priore padre Pietro da Verona, durante la frazione dell'ostia consacrata il sacerdote ed i fedeli ne videro zampillare sangue che asperse la volta. Si trattava del terzo miracolo di questo tipo dopo quello di Lanciano e di Trani. Questo evento prodigioso ebbe ampia risonanza in tutta l'Europa e richiamò folle di pellegrini. La grande devozione popolare e la munificenza della casa d'Este portarono alla costruzione della nuova chiesa: il 18 aprile 1518 fu consacrata da Desiderio vescovo Vimbriaticense e dedicata all'Annunciazione di Maria Vergine. In essa fu inglobata la chiesa precedente a costituirne il transetto, mentre la volta che reca ancora i segni del miracolo fu incorniciata in marmo. L'attuale tempio, su disegno di Ercole Grandi, fu riedificato al principio del XVI secolo da Biagio Rossetti e da Bartolomeo Tristano. L'interno è a pianta basilicale, con tre navate divise da colonne, abside e transetto. Nelle navate laterali è degna di nota la Madonna di Costantinopoli, quattrocentesca icona di stile bizantino, posta all'altezza della quarta campata destra. Il soffitto è arricchito da cinque tele di Carlo Bononi (1569-1632), nelle quali il pittore dimostra tutta la sua maestria nello scorcio dal basso. Ai lati dell'altare, si trovano due gigantesche tele di Domenico Mona: La Natività di Maria e La Natività di Gesù. A fianco di queste, nella parte più interna, si trovano Le Nozze di Cana e Lo sposalizio della Vergine, di Carlo Bononi, artista cui va ascritto anche l'affresco del catino: Esaltazione del nome di Dio. Nella grande ancona dorata sottostante il catino si ammira invece la cinquecentesca Annunciazione di Camillo Filippi. Il richiamo pastorale a Santa Maria in Vado è sempre stato grande, divenendo anche meta di visite illustri: Alessandro III (1177), Urbano III (1187), Innocenzo IV (1251), Martino V (1419), Eugenio IV (1438), Pio II (1459), Clemente VIII (1598), Benedetto XIV (1746), Pio VI (1782), Pio IX (1857) ed infine Giovanni Paolo II il 22 settembre 1990.

Cronotassi

Petroni Riccardo (2016-2018), Kayombo CPPS Onesphory Lazaro (2007-2016), Gioia CPPS Dino (2003-2007), Barbati CPPS Domenico (2000-2003), Tonachini CPPS Fiorenzo (1996-2000), Mercurio Pietro (1988-1996), Lella Carlo (1981-1988), Valenzano CPPS Giovanni (1975-1981), Amato CPPS Corrado (1971-1975), Totaro CPPS Angelo (1949-1971), Aloia CPPS Matteo (1942-1949), Lauretti CPPS Michele (1937-1942), Colagiovanni CPPS Lorenzo (1930-1937), Pelizzola Antonio (1916-1929), Levizzani Stefano (1879-1915), Dal Passo Filippo (1847-1847), Borresi Stefano (1845-1847), Guerra Massimiliano (1824-1845), Finotti Luca (1795-1811).

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